La pianificazione di un trade prevede diversi passaggi: occorre, per prima cosa, osservare un setup che rientri in una delle nostre strategie. Si passerà poi ai calcoli di risk e moneymanagement per verificare le potenzialità di guadagno e rischio. Nelle operazioni long, ha un particolare interesse la valutazione dello short interest.
Cos’è lo short interest?
Ogni titolo ha un certo numero di azioni sul mercato e, in ogni momento, la stragrande maggioranza di queste azioni è detenuta long nei portafogli. Esiste sempre però una parte che viene shortata: la percentuale di azioni short sul mercato relative ad un certo titolo, è detta short interest. Ad esempio, se il titolo XYZ ha un flottante (cioè numero di azioni disponibili sul mercato) di 1 milione di azioni e 10.000 di queste sono posizioni short, XYZ avrà uno short interest dell’1%. Se le azioni short sono 100.000, lo short interest sarà del 10% e così via. Ma perché è utile sapere la percentuale di titoli short? Semplice: perché se un titolo è particolarmente maltrattato dagli orsi conviene seguire la massa e andare short anche noi. Giusto?
No. L’esatto contrario.
Un titolo con uno short interest elevato, dove per elevato intendiamo sopra il 20% del totale delle azioni, ci dice che quel titolo è particolarmente odiato dal mercato. E probabilmente ci sono ottime ragioni per questo ma occorre tenere presente che chi sta detenendo short in portafoglio quel titolo è prontissimo a ricoprire la propria posizione se le cose dovessero cambiare anche solo temporaneamente. Quando un titolo rimbalza dai minimi e per alcuni giorni saetta verso l’alto con lunghe Marubozu verdi, è segnale che chi era short si sta affrettando a ricoprire la posizione, contribuendo grandemente all’ascesa del prezzo. La ricopertura delle posizioni short, unita ai nuovi ingressi long, fa da eccezionale propellente.
Un elevato short interest non è di per sè suffciente per fare trading long su un titolo. Tuttavia, fra due possibili candidati con eguale potenzialità, il titolo con uno short interest elevato è certamente da preferire. Molti siti calcolano lo short interest dei titoli azionari, ad esempio Finviz.com.
In un trade mostrato in altro articolo su BBBY, unitamente ad una interessante configurazione grafica, avevo il vantaggio di uno short interest dal valore davvero elevato, valore che si mantiene alto ancora oggi.