Analisi di Mercato

Sette e Mezzo

Nel Sette e mezzo, lo scopo è totalizzare un punteggio maggiore di quello del banco, ma senza “sballare”, ossia senza superare il valore di 7 e 1/2. Il banco dovrà cercare di raggiungere (o superare) lo stesso punteggio di ciascun giocatore con cui si troverà a concorrere, senza sballare.

Questa settimana ha messo a dura prova anche le fedi rialziste più incrollabili. Le trimestrali dei FAANG di Giovedì notte (per noi) erano sia attese che scontate nei risultati. Il vero problema è cosa sarebbe accaduto dopo: sell on news di tutto il mercato o accensione della miccia per raggiungere i massimi storici di Febbraio?

Indice S&P500, 25 minuti (settimana 27-31 Luglio)

Generalmente, i professionisti operano al close, i retail all’open: per tutta la settimana, tranne Martedì, S&P500 ha chiuso al rialzo – un segnale bullish. Dopo l’apertura in gap up di Venerdì sembrava che le ottime trimestrali di Apple, Facebook e compagnia fossero l’ultima occasione di prendere profitto e lasciar cadere il mercato, fino all’ennesimo colpo di coda finale.

Indice S&P500, settimanale e Konner’s RSI, 1987-oggi

L’inserto a sinistra mostra che questa settimana l’RSI di Konner è passato a bullish. Dal 1960, il passaggio a bullish di questo indicatore ha sempre dato inizio a un nuovo Bull Market della durata di mesi o anni. L’immagine mostra tutti i passaggi avvenuti dal 1987. L’elevata probabilità statistica di questo segnale mi mette molto a disagio perché sebbene sia propenso a vedere il raggiungimento dei massimi di Febbraio, fatico a pensare ad un rialzo che vada molto oltre. Ma tant’è: il mercato ci dice quello che ha voglia di dirci, non quello che vorremmo sentire.

Indice S&P500 e Indice NH-NL

L’analisi candlestick sul giornaliero consente di vedere lo sforzo rialzista ancra ben presente: in tutto il mese di Luglio il prezzo non ha ma chiuso sotto alla EMA21, nonostante i vari tentativi di forzare al ribasso soprattuto questa settimana. La chiusura di Venerdì sopra alla +1 ATR è un ulteriore segnale di forza del mercato. Dall’indice NH-NL arriva invece un messaggio contrastante ma uguale a quello di altri indicatori esaminati nelle scorse settimane: sono infatti in formazione una serie di divergenze ribassiste (frecce rosse). Lo scostamento tra prezzo e indicatori è da imputarsi al fatto che il primo è sostenuto da un manipolo di grossi titoli che non sono però in grado di contrastare l’andamento opposto della maggioranza dei titoli, che si evidenzia sugli indicatori e oscillatori. L’area gialla evidenzia la prima zona di supporto compresa tra 3100-3200 superata la quale rimane il baluardo dei 3000 punti (linea rossa). La volatilità è al ribasso.

E’ questa una fase di mercato dove molti continuano a chiedere carta, cioè cercano di prendere l’ultimo tick al rialzo: uno sport impossibile da praticare. Molti sballeranno, tutti dovremo lasciare un pegno al banco, sia che si esca un po’ prima dei massimi, sia chi uscirà un po’ dopo. Epoche come queste sono pericolosissime perché invogliano ad aprire nuovi portafogli d’investimento, a caricare quelli già in essere, ad appesantire le strategie di trading, E’ tempo di massima attenzione questo: nel bilancio risk/reward che deve sempre accompagnare qualsiasi operazione, il risk è oggi, probabilisticamente, troppo elevato.

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