DGI,  Gestione del portafoglio

Dividend Bubble

“It’s far better to buy a wonderful company at a fair price than a fair company at a wonderful price”

W. Buffett

Una ricerca su Google utilizzando come parole chiave il titolo di questo post darà in risposta una serie di link che porta ad opinioni diverse sulla presenza o meno di una bolla sui titoli a dividendo. Per quanto ogni riflessione che ho letto sia in sé in tutto o in parte condivisibile, non ho trovato articoli che parlassero dei titoli di cui ci occupiamo in questo blog.

Alcuni articoli infatti, parlano dei titoli ad alto dividendo ma sappiamo bene che questo genere di azioni non compongono un portafoglio Dividend Aristocrats. Infatti, la DGI non si basa sull’acquisto di titoli a yeld elevato ma su quanto il suo valore può essere incrementato costantemente nel tempo.
Ad esempio, nella composizione del mio portafoglio non sceglierò un titolo che oggi renda il 10% a meno che sia un tasso che è stato pagato nei decenni prcedenti e che sia dimostrabile che con tutta probabilità verrà pagato nei decenni futuri. Preferirò al contrario un’azione che oggi rende il 3% ma che aumenta il proprio dividendo da decenni e nell’ordine del 6-10% all’anno.
Una eventuale bolla sui titoli high yeld, quindi, non interessa il nostro portafoglio ma eventualmente quello dell’investitore alla ricerca di rendite maggiori ed immediate.

Spesso nello descrivere la DGI si fa confusione ritenendo che scopo della strategia sia acquistare titoli che da subito rendano tanto. E’ vero che esistono alcuni titoli con un dividendo elevato e sostenible nel tempo: alcuni settori come le telecomunicazioni ( AT&T, Verizon), le utilities (Kinder Morgan, Oneok Partners) o le REIT (Omega Healthcare, Realty Income) tradizionalmente e per il loro stesso business pagano dividendi mediamente elevati (4-5%) e i titoli appena citati sono anche in grado di mantenerli ed aumentarli nel tempo.
Alcuni titoli di grande valore come Automatic Data Processing, Colgate Palmolive e Coca-Cola hanno oggi valori di P/E troppo elevati (e cioè superiori a 20) per essere comprati: ciò non significa necessariamente che siano in “bolla” ma certamente non sono economici come dovrebbero essere per poter iniziare oggi una posizione nuova o anche solo ricaricarne una aperta da tempo. Comprare ottimi titoli a basso prezzo è una delle regole della DGI.
Al contrario, Exxon Mobil, Chevron Texaco, British Petroleum, e la nostra ENI, grazie al deprezzamento in atto del petrolio, stanno raggiungendo valori davvero interessanti

Nel caso della DGI quindi, in virtù della sua diversificazione, è facile trovarci in situazioni dove alcuni settori sono da evitare mentre altri hanno quotazioni da non ignorare.
E per questo motivo è difficile sostenere la presenza di una generica bolla sulle Dividend Aristocrats.

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