Riflessioni

Contestualizzare

Da tre giorni state vagando nel deserto, unici sopravvissuti ad un incidente aereo.
Siete senza acqua, senza cibo e non riuscite più a stare in piedi: dovete strisciare per muovervi.
Superata faticosamente una duna vi fermate per assistere al derby Inter-Milan.

Siete a Milano, zona S.Siro e avete superato la cancellata dello stadio.
Faticosamente arrancate per la rampa che porta alla Curva Nord.
Superato l’ultimo venditore di panini sul vostro percorso vi sedete al vostro posto numerato per assistere al derby Inter-Milan.

La costante nelle due situazioni è che c’è una partita di calcio a cui assistere. Ma è indubbio che la prima non è una circostanza attendibile, mentre lo è la seconda. Allo stesso modo, quando si osserva un grafico, può capitare – e capita spesso – di osservare la presenza di uno spunto che ci invita al trading: un Testa e Spalle ribassista, un Doppio Minimo, il prezzo che scende sotto alla media, una Abandoned Baby, uno qualsiasi tra le centinaia di pattern candlestick, configurazioni grafiche, incroci di medie, esplosioni o riduzioni di volatilità che sappiamo essere predittivi di un possibile buon trade.

Ma la contestualizzazione di ciò che osserviamo è parimenti indispensabile come nelle due situazioni iniziali perchè ci consente di distinguere, a parità di squadre in campo, una partita di calcio da un miraggio.

Negli ultimi tre mesi abbondanti, EURUSD è stato fermato, sia al rialzo che al ribasso, da area 1,3670.
Ci sono pochi dubbi che questo sia un livello importante per il cambio, un livello che potenzialmente genererà, come ha già fatto, setup interessanti e passibili di essere tradati in entrambe le direzioni.

In questo caso, il setup (la Pinbar o il derby Inter-Milan) diventa significativo in quanto si forma in un contesto che riconosciamo (il supporto a 1,3670 area o lo stadio di S.Siro), mentre una Pinbar che venga a formarsi in una zona non contestualizzata diventa improbabile come lo è un derby di calcio al centro del Sahara.

Cercare i segnali per entrare è quindi un esercizio pericoloso (magari fosse solo inutile..) se non procediamo a contestualizzarli. Ed affinchè il segnale sia probabilisticamente valido deve essere il più possibile contestualizzato.

Per definire che stiamo assistendo al derby milanese, occorre assicurarsi che siamo a Milano, allo stadio di S.Siro, Curva Nord (o anche Sud se state dall’altra parte…). Analogamente, nell’esaminare la nostra Pinbar rialzista dobbiamo verificare se:
1) si presenta a ridosso di un supporto importante: c’è reazione
2) si trova in un trend ribassista o rialzista: se in un trend ribassista sarà una Pin controtrend: attenzione!
3) se è in trend, controtrend o in un punto di swing: le Pinbar negli swing sono le più predittive
4) i rapporti con le candle immediatamente precedenti: una Pinbar deve emergere dai prezzi precedenti
5) il range della candela: una Pinbar lunga sarà più significativa

Quanti più elementi avrò a disposizione per contestualizzare il segnale che mi presenta il grafico, tanto più potrò entrare nel trade con confidenza. E la confidenza acquisita in questo modo mi consenitrà di dire di aver fatto un buon trade anche nel caso dovesse andare male.
I buoni trade sono quelli studiati bene anche se vanno male. I cattivi trade sono quelli studiati male anche se vanno bene.

Arrivederci a Rimini!

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