Analisi di Mercato

Una lezione da Celgene

Verso la fine di Novembre, Celgene (NASDAQ:CELG) mostrava uno dei miei setup preferiti, ovvero una divergenza del MACD histogram e delle linee: una evenienza non rarissima ma nemmeno così frequente, accompagnata dalla divergenza di altri indicatori che uso abitualmente, così come segnato dalle frecce verdi in figura.
Le due freccette più piccole, verde e rossa, indicano l’ingresso e l’uscita reali: un trade da manuale non tanto per come è stato gestito ma per come si è presentato.

Incassato il gain ho girato pagina alla ricerca di altre opportunità e non mi sono più curato di cosa facesse CELG. E questo è un errore: in linea generale, se si fa trading su un titolo vuol dire che quel titolo ha mostrato ad un certo punto sul grafico un comportamento che si adattava ad una delle proprie strategie: questo è fondamentale: se ti sembra di vedere un ottimo trade di cui però non saresti in grado di determinare a quale delle tue strategie appartiene, allora non c’è alcun trade.
Non solo: entrando in confidenza con un titolo, perchè lo stai seguendo da giorni in attesa del momento buono per entrare o perchè sei già dentro e stai gestendo il trade ecc, ne carpisci il carattere più fine e nascosto assumendo, verso quel titolo, un vantaggio che pochi altri hanno.
In ultimo: se CELG ha fatto una divergenza rialzista era possibile che il momentum del titolo non si esaurisse con quel movimento, ma ne facesse un altro e magari un altro ancora e sarebbe stato giusto essere li per rientrare.

Ho dimenticato CELG fino a questa mattina quando ho letto la notizia dell’acquisizione da parte di Bristol Myers (ed il relativo +20.69% messo a segno dal titolo) e sono andato a rivedermi il grafico delle ultime settimane per me, ahimè, sconosciuto.

Come spesso accade, CELG non aveva smesso di divergere ed aveva offerto una seconda opportunità di trading nel punto segnato con una freccia rotonda: si fosse tenuta sotto osservazione CELG e si fosse voluto tradare anche questa seconda divergenza rialzista, quello sarebbe stato il punto d’ingresso: un punto che mi avrebbe trovato a cavallo del titolo al rilascio della notizia di ieri.

Ad essere onesti, anche vedendo la divergenza non so se l’avrei tradata: i bassi volumi natalizi uniti ad un mercato molto volatile non creano un ambiente ottimale per fare trading multiday. Ma la lezione imparata è che quando un titolo presenta un setup di grande qualità, così come ha fatto CELG, non lo si lascia andare una volta tradato: lo si mette in watchlist per qualche tempo e si attende di vedere se il momentum offre qualche altra possibilità.

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